Sul fronte dell’innovazione, la flessione dei prezzi  non ha frenato i principali produttori di questo mercato;

infatti, nell’ultimo anno, molti player hanno incrementato l’offerta con moduli sempre più efficienti grazie a

investimenti nel campo delle attività di ricerca e sviluppo delle linee produttive.

Sono stati fatti passi da gigante nell’ultimo anno: il risultato è stato raggiunto grazie a avanzate tecnologie di texturing, passivazione e anti-LID integrate nella struttura della cella.

Si continuerà ad investire in nuove tecnologie ed immettere sul mercato moduli affidabili e performanti.

Il mercato inizia a recepire i numerosi vantaggi del progresso tecnologico.

Ad esempio, rispetto all’anno scorso, in Italia i moduli ad alta efficienza hanno guadagnato uno spazio ancora più importante non solo nel settore degli impianti residenziali, ma anche per le installazioni commerciali ed industriali.

Il fotovoltaico è passato dall’essere un prodotto  di nicchia a una soluzione apprezzata dagli installatori per numerosi vantaggi.

Realizzare un impianto con moduli ad alta efficienza significa utilizzare meno componenti a parità di potenza; quindi meno componentistica, tempi di intervento più rapidi e un risparmio significativo sui costi “chiavi in mano”, soprattutto quando l’impianto è di grossa taglia.

Nella produzione di impianti fotovoltaici ci sono diverse tecnologie che possono portare ad un incremento dell’efficienza e delle prestazioni. Una di esse è la tecnologia Passivated emitter and rear cell, meglio conosciuta come PERC.

Questa tecnologia permette di concentrare una grande quantità di luce senza dispersione grazie all’aiuto di un lato posteriore passivante; grazie a ciò, le celle possono offrire la stessa resistenza rispetto alle tradizionali celle già esistenti, ma maggiore efficienza di conversione.

La produzione consiste nell’utilizzo di celle Perc  provviste di contatto sul retro che, né saldate e né stressate per contatto, possono evitare perdite di efficienza.

Aumenta anche la richiesta delle celle tagliate a metà (half cut cells): dimezzando le celle nella fase di produzione, si riduce  la perdita resistiva, in quanto c’è un aumento della prestazione dovuto alla riduzione della corrente della cella stessa.

Le prestazioni sono migliorate anche nell’ambito della produzione di energia negli ambienti caldi grazie ai coefficienti di temperatura .

Anche nel caso di sporco o ombreggiamento ,la corrente di stringa inferiore delle celle consente temperature inferiori ,grazie a alla minore dissipazione di energia .

Insomma i vantaggi della tecnologia sono molteplici ed infatti i produttori di  moduli hanno arricchito la propria offerta con questa nuova tecnologia.